Due racconti e un progetto per avvicinare giovani e famiglie alle diverse problematiche adolescenziali.
Da due anni ormai, Elisabetta Gemmo, scrittrice di racconti per ragazzi e ragazze, fa parte del gruppo di Ali di Vita.
Il suo contributo alla sensibilizzazione che la nostra associazione propone a studenti, insegnanti e famiglie ha modificato efficacemente il nostro modo di proporci.
Infatti, partecipa agli incontri presentando e commentando i suoi due libri, "Anche Challye ha le ali e ha incominciato a volare" e "L’armatura di Otto".
Entrambi riportano la prefazione di Michela Pepe.
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Il primo è la storia di Sabrina, che tutti chiamano Challye per la sua passione per le challenge, le sfide su Tik Tok. Che l’hanno messa in guai seri! Nei venti brevi capitoli si snoda la pericolosa avventura della ragazzina che si ritrova fra le mail del suo computer un intrigante messaggio: «Conosci la tua forza? Scopri chi sei».
A porre la domanda è una bellissima principessa di nome Ahmja, disegnata tipo manga.
Inutile dire che l’imprudente Challye le risponde subito.
Comincia così un dialogo virtuale sempre più insidioso, in quanto la ragazzina viene progressivamente convinta a non svelare a nessuno lo scambio di messaggi sempre più fitto. E ad accettare sfide fatte di promesse mirabolanti e prove sempre più assurde.
Fu facile per quella principessa inesistente strappare Challye dal mondo reale, riuscendo addirittura a farsi ringraziare per essere la sua nuova amica più grande.
Ci possiamo fermare qui, per non togliere ai lettori il piacere di un racconto peraltro scritto benissimo. Certo che ci sarà un lieto fine, ma dopo tanti, troppi rischi.
Determinanti saranno – guarda caso – gli amici veri, in carne, ossa ed amore. Samy e Tommaso. Ma anche un adulto, un poliziotto.

Il secondo racconto di Elisabetta, "L’armatura di Otto", è la storia di un ragazzino (si fa per dire, perché è alto almeno due spanne più dei suoi coetanei) timido e vulnerabile.
Per questo i compagni di scuola lo tormentano. Una storia di bullismo, insomma.
Incapace di confidarsi con i genitori, chiuso in se stesso, Otto si inventa, anzi si crea - al computer ovviamente - un amico immaginario.
Nientemeno che un mostro, Ucronus, dotato di superpoteri e soprattutto di un’armatura che lo rende ancor più invulnerabile.
Quell’armatura che Otto non ha per difendersi dalle quotidiane angherie.
Un imprevisto arrivo cambierà la sua situazione.
Si chiama Stella Marì, una simpaticissima e tosta ragazzina, tardiva new entry nella classe.
Grazie a lei i bulli cominciano ad abbassare la cresta e Otto inizia a recuperare coraggio e autostima. Anche in questo caso, non vi diciamo certo come va a finire.
Possiamo solo accennare alla straordinaria creatività di Stella Marì che sostituirà Ucronus nella mente e soprattutto nel cuore di Otto.

Va da sé che i due racconti hanno in comune, oltre che la straordinaria delicatezza della scrittura, un messaggio di incoraggiamento e speranza per tutti coloro che hanno a cuore la situazione attuale degli adolescenti.
Non a caso, il nuovo progetto che abbiamo varato e che ha il suo perno particolarmente sul primo racconto, si chiama "PROGETTO CHALLYE".
Lo ha ideato il Cav. Alessandro D’Angelo,
che purtroppo ci ha lasciato nel dicembre del 2023.
Un percorso formativo che aveva ideato appositamente per le scuole, proprio per sensibilizzare studenti, insegnanti e genitori, oltre che sui disturbi alimentati, anche sull’uso imprudente dei social e su bullismo e cyberbullismo.
Porteremo avanti con gratitudine il suo progetto e la sua memoria.
#assiemesipuo
"Il Volontariato non ha limiti né confini"
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