Ali di Vita con un Manuale per i Disturbi Alimentari entra nelle scuole secondarie che viene consegnato singolarmente ad ogni alunno da una psicologa che, dopo aver interagito con tutti, offre un promemoria prezioso.
Il Progetto “ALI DI VITA E I GIOVANI” nelle scuole secondarie: Febbraio 2020
Ritorniamo nelle scuole medie con il Progetto che ci sta particolarmente a cuore, perché è sempre una grande emozione stare a contatto con i giovanissimi ed ascoltare le loro domande.
È un progetto che portiamo avanti da quattro anni ormai e che ci ha fatto avvicinare, fino ad ora più di 600 studenti con i rispettivi insegnanti e dirigenti scolastici.
Ali di Vita si avvale per questo progetto, e non solo, della Dott.ssa Michela Pepe psicologa clinica – psicoterapeuta – perfezionata nei Disturbi Alimentari (DCA) e nelle problematiche adolescenziali, la quale ha voluto organizzare i suoi interventi a non più di due classi alla volta, proprio per poter instaurare un dialogo con tutti gli studenti, anche quelli più timidi ed introversi.
Questo progetto rientra nell’ambito di PADOVA CAPITALE EUROPEA DEL VOLONTARIATO 2020 con il Patrocinio del CSV Provinciale di Padova e la collaborazione della Città di Selvazzano Dentro.
Alla fine di ogni appuntamento Ali di Vita consegna ad ogni ragazzo/a una copia del “Manuale dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA): avere le corrette informazioni per poter essere liberi di pensare ed agire”.
Un manuale studiato appositamente per la fascia d’età a cui è diretto, di facile lettura e comprensione, curato dalla Dott.ssa che con grande passione segue questo nostro progetto.
Questi gli appuntamenti confermati nel mese di febbraio 2020:
ICS 2 Leonardo Da Vinci - Scuola secondaria di primo grado - Saccolongo (PD)
7 febbraio
ICS 2 Melchiorre Cesarotti – Scuola secondaria di primo grado – Selcazzano (PD)
14 febbraio
Uno degli obbiettivi della nostra sensibilizzazione è la lotta al pregiudizio che spesso accompagna questa malattia; fondamentale è fornire informazioni chiare e semplici per far capire quali ne siano le caratteristiche.
Soffrire di DCA non è una moda, né un capriccio, è una malattia estremamente pericolosa che tende gradualmente a nascondere la sofferenza che sempre accompagna chi ne soffre.
L’obbiettivo dei nostri sportelli di primo ascolto è di informare , sostenere ed aiutare i familiari di coloro che soffrono di questa patologia.
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