Ali di Vita Associazione Onlus dedita alla sensibilizzazione ed aiuto sui Disturbi del Comportamento Alimentare

REPORT: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ANCHE CHALLY HA LE ALI E HA IMPARATO A VOLARE” PADOVA

Un libro speciale per un progetto nelle scuole

 



Venerdì 3 novembre 2023 è stato presentato il libro di Elisabetta Gemmo : “Anche Challye ha le ali e ha imparato a volare”, prima edizione di una mini trilogia dedicata ai giovani con l’intento di introdurre diversi argomenti. 


Il Comune di Padova ci ha ospitati a Palazzo Moroni, Sala Paladin, alla presenza di Cristina Piva, Assessore di Padova con deleghe alle Politiche Educative e Scolastiche, Coesione Sociale, Volontariato e Servizio Civile, Edilizia Scolastica, altre volte presente ai nostri incontri. 



L’incontro, aperto ai giovani studenti, genitori ed insegnanti ,si è svolto con grande partecipazione ed interesse e ringraziamo i diversi relatori presenti. 




L’Assessore Cristina Piva, molto vicina al giovani per il suo ruolo, oltre a portare il saluto dell’amministrazione di Padova, ha parlato ai presenti ,giovani compresi, dell’importanza di lavorare tutti assieme, amministrazioni, insegnanti ed associazioni per la prevenzione nelle sue diverse realtà, dalla prevenzione al bullismo, ai pericoli in rete, ai Disturbi Alimentari, una patologia che coinvolge ancora troppi giovani nel nostro Paese. 


Prima di lasciare la parola agli esperti, Loredana Borgato , nel suo ruolo di Presidente, ha fatto una breve presentazione dell’attività di prevenzione e formazione di ALI DI VITA portando poi l’attenzione all’argomento dell’evento : le insidie del web e i disturbi alimentari. 


Come Associazione abbiamo trattato in diverse occasioni con i relatori presenti ed altri relatori professionisti questi argomenti portando i dati di utilizzo dei social, gli orari nei quali vengono utilizzati, gli aspetti psicologici, sociologici e gli aspetti legali e di sicurezza. mettendo in guardia i genitori sulle chat che invece sono meno controllabili da parte anche dalla polizia postale 


L’utilizzo dei social network e di internet fa ormai parte della vita quotidiana di tutti noi, pertanto non va demonizzato l’uso ma non bisogna sottovalutare l’importanza di un controllo sull’uso che i propri figli fanno con gli smatphone, e l’importanza di accompagnarli in un percorso di crescita in cui possano acquisire strumenti per diventare consapevoli dei rischi connessi all’uso delle chat e dei social network. 


La dott.ssa Pepe, Psicologa psicoterapeuta perfezionata nei Disturbi Alimentari e Disagi giovanili, ha parlato delle nuove “linee guida della comunità scientifica”, toccando il tema dell’identità, e il ruolo dei genitori. 


Spesso gli adolescenti “stanno male” e non riescono chiedere aiuto agli adulti rivolgendosi a coetanei che hanno gli stessi strumenti , quando invece è la figura dell’adulto che può sostenerli ed aiutarli nei momenti di difficoltà, siano essi genitori, insegnanti, allenatori, parenti. 


L’ascolto è sempre molto importante perché permette di creare un dialogo di fiducia con i giovani e trasmettere loro maggiore sicurezza . 


A questo punto c’è stato l’intervento, inaspettato, del dr. Carmelo Lo Bello, Presidente della Consulta del Volontariato di Padova e Presidente dell’Associazione Medici in strada, le sue parole : 


“Questo libro mi ha dato una particolare sensazione di viaggiare con l’immaginazione; giravo le pagine e mi sembrava di camminare perché aspettavo di incontrare e capire questo personaggio ambiguo che presentandosi con amicizia e giochi può distruggere i nostri ragazzi, lo loro gioventù. E mi sono detto, stasera devo parlare con mio figlio piccolo. 


CHALLYE trova il coraggio, (ma dando fiducia) di affrontare le difficoltà, le sfide e di superare gli ostacoli e il suo comportamento può essere sicuramente di esempio e di aiuto ai giovani. E non solo questo, dà ai giovani, la possibilità di scoprire le loro potenzialità, non fidarsi ciecamente dei personaggi che il web propone, e a noi genitori e nonni --- s.o.r.v.e.gli.a.re. Il narrare, è un’arte ed Elisabetta Gemmo ci mostra il potere dei libri, che riesce alle volte, a trasformare per particolari situazioni - come questa, il nostro modo di vedere e di pensare. 


Vedete, se letto con molta attenzione ci aiuta ad esplorare, come genitori, come fratelli, come amici, le nuove realtà del web, pericolose, se usate male, per le persone particolarmente fragile o troppo giovani. 


Questo libro, è sicuramente una testimonianza che ci sollecita e ci propone di aprire gli occhi, non solo per noi, ma anche per le persone a noi vicine e come volontari a tutte le persone che si trovano in difficoltà. 

Come volontario, lo sento un dovere.” 




Il Prof. Filiberto Tartaglia, prendendo spunto dalle parole del Dott. Lo Bello, ha messo in evidenza come un autore si permette di sviluppare concetti, per poi farli crescere e nutrire nella quotidianità del vivere. In questo caso si è riferito al libro di Elisabetta Gemmo, dove in base alle notizie drammatiche che ci arrivano dai media e dall’esperienza personale dell’autrice i concetti formano un libro ricco di spunti di riflessione e che attira sempre più l’attenzione del lettore. La bravura dell’ autore o autrice sta proprio in questo concetto di coinvolgimento emotivo che cresce l’attenzione sulla tematica di base. 


Ha continuato mettendo in risalto come nella storia il valore dell’amicizia, dei rischi del web, come nel libro in oggetto, dove il valore assoluto dell’amicizia, quello vero, quello carnale, quello vissuto, non quello virtuale, porti a cambiare la storia e in questo caso il finale della storia del libro. Il Prof. Tartaglia ha terminato il suo intervento lanciando un messaggio a tutti ma, soprattutto, ai giovani presenti:

 “L’amicizia è un campo che dobbiamo vivere con riconoscenza.” 



E’ seguito poi l’intervento dell’autrice Elisabetta Gemmo con la presentazione del libro descrivendo la lettura come un piacere e un diritto universale, nonché una opera creativa. Dalla sua lunga esperienza presso la Scuola e poi come autrice di diversi racconti, Elisabetta Gemmo ha messo in luce il disagio degli adolescenti, in particolare di fronte al bullismo, ai disturbi alimentari e l’uso imprudente dei social. 




IL Cav Alessandro d’Angelo che lavora in Questura di Padova nel settore ANTICRIMINE e che qui rappresenta SIAP il Sindacato di Polizia, ha presentato il progetto di prevenzione nelle scuole di Padova e di altre province da portare avanti assieme ad Ali di Vita, alla dott.ssa Pepe, Elisabetta Gemmo, Il Prof Tartaglia ed altri due professionisti : CHALLYE NELLE SCUOLE. Insegnare a camminare, non un passo avanti né un passo indietro ai nostri giovani, ma di fianco a loro. Tecniche e ascolto rivolto agli studenti e studentesse ed anche ai loro genitori ed insegnanti. 




Un percorso di 5 incontri per affrontare le tematiche del disagio degli studenti riguardo ai fenomeni del Disturbo Alimentare, bullismo, cyberbullismo, dell’uso imprudente dei social e delle difficoltà di relazione. 



Alla fine di tutti gli interventi ci ha fatto molto piacere che alcune giovanissime, ma anche insegnanti, presenti all’incontro siano intervenute esprimendo alcune loro difficoltà nel rapporto con i genitori e confrontandosi con la dott.ssa Pepe e con gli altri relatori su diversi aspetti e non solo scolastici e familiari ma anche personali. 


“ANCHE CHALLYE HA LE ALI, MA HA IMPARATO A VOLARE” parla delle insidie del web e i disturbi alimentari nelle vicende di tre adolescenti. Il racconto, rivolto ai ragazzi dai 12 ai 14 anni, ma che può essere lettura utile anche per genitori, insegnanti, educatori, prende lo spunto dalla realtà drammaticamente attuale delle insidie che si nascondono nell’accattivante mondo del web e dei social e le possibili conseguenze." 


 #assiemesipuo 


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Associazione Ali di Vita: REPORT: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ANCHE CHALLY HA LE ALI E HA IMPARATO A VOLARE” PADOVA
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Un libro speciale per un progetto nelle scuole
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