Raccolta di testimonianze inviateci per il progetto “Pensieri e Parole…”
Parole
Per favore, non dirmi che sto meglio, non dirmi che mi vedi bene … non sto bene, affatto.
Sto ancora lottando, con tutte le mie forze, contro questa malattia che sembra non volermi lasciar andare.
So che se mi dici queste cose è perché pensi di farlo per il mio bene, in fondo quando una persona sta meglio dovrebbe essere contenta di sentirselo dire, come se fosse una conquista, una vittoria.
Io non sono così, non sono contenta di sentire quelle parole, di ascoltare quelle frasi.
Ho pensato molto al perché della mia reazione, al perché il suono di quelle parole crea in me uno stato di tale ansia. La riposta che mi sono data è che quelle parole, che per tanti sono positive, per me non lo sono perché contro questa malattia sto ancora lottando, nel disperato tentativo di arginare la sua forza e la sua intrusione nella mia vita.
E’ una lotta continua, che mi toglie il respiro, una lotta in cui spesso vengo attaccata, senza esclusione di colpi. I tentativi della malattia di riprendere il suo spazio sono tantissimi, ogni occasione è buona per cercare di farmi vacillare. Ci sono giorni in cui la terra trema sotto i miei piedi e io fatico a mantenere l’equilibrio.
Però non voglio cedere, no, voglio continuare a camminare, a testa alta, senza dover abbassare lo sguardo per paura di incrociare i suoi occhi. Voglio guardarla in faccia e dirle, finalmente “Ora, qui, per te non c’è più posto. Il tuo spazio è stato occupato, dagli amici, dalle mie passioni, da tutto quello che ingiustamente mi hai tolto. Ora, qui, c’è posto solo per me. Ora, si, ho vinto io”.
(Tratto dal Progetto “Pensieri e Parole…uno sguardo alla Vita 2” in collaborazione con goccecolorate.wordpress.com - Daniela Bonaldi)
COMMENTI